I reference data del Finance continuano a stratificarsi e a diventare sempre più complessi da gestire e da utilizzare correttamente. Considerata la crescita esponenziale del patrimonio informativo che correda ciascun prodotto finanziario, in assenza di un approccio strutturato – che quindi contempli anche l’ausilio di tecnologie di automazione e sistemi NLP (Natural Language Processing) – a questi dataset, le banche rischiano di mettere seriamente a rischio le attività di reporting, onboarding e trading.
La possibilità diviene certezza se gli istituti non fanno riferimento a info provider affidabili e soprattutto se non si dotano di una piattaforma di information management avanzata: i reference data per il finance sono essenziali nell'ottica di classificare e aggiornare in modo continuativo le anagrafiche dei prodotti finanziari, evidenziandone caratteristiche e potenziali criticità. Ed è dalla capacità di raccoglierli, orchestrarli, verificarli e distribuirli lungo i vari processi di back office che deriva la facoltà delle banche di garantire la massima trasparenza nei confronti dei clienti e di evitare colli di bottiglia – dovuti per esempio a problemi di compliance – nell'erogazione dei servizi.
Gestire i dati in modo vantaggioso per l'intera catena del valore vuol dire prima di ogni altra cosa ottimizzare le regole e le procedure di convalida delle piattaforme da cui derivano le informazioni e su cui vengono elaborate, modificate e condivise all'interno dell'ecosistema formato dall'istituto e dai suoi partner. Usati correttamente, infatti, i reference promuovono la standardizzazione e la coerenza dei prodotti e dei servizi finanziari, aspetti fondamentali per migliorare la qualità dell'offerta e ridurre i margini di rischio nei processi sottostanti alla compravendita dei titoli.
Per comprendere l'importanza di una gestione ottimale di queste informazioni, è sufficiente ricordare la continua evoluzione degli strumenti di regolamentazione, che hanno implicato il costante adattamento degli istituti, già alle prese con un mercato globale che si fa sempre più frenetico.
Basti pensare, per esempio, a cosa sta succedendo sul fronte delle criptovalute e degli asset digitali. Le disposizioni contenute nel regolamento sui mercati degli asset crittografici (Markets in Crypto-Assets, MiCA), attualmente allo studio delle autorità europee competenti, coinvolgono tutti i soggetti che emettono e commerciano cripto-asset (compresi i token di riferimento patrimoniale e i token di moneta elettronica) normando i livelli di trasparenza delle procedure di divulgazione, autorizzazione e supervisione delle transazioni. Il nuovo quadro giuridico, in pratica, punta a garantire l'integrità del mercato e la stabilità finanziaria attraverso strumenti che aiutino le banche a informare i consumatori sui rischi associati a questo tipo di prodotti.
Un altro ambito rispetto al quale gli operatori potrebbero incontrare difficoltà in assenza di una gestione oculata dei reference data finance è quello della conformità alla Convenzione di Oslo sulle munizioni a grappolo (Convention on Cluster Munitions, CCM) e al trattato di Ottawa sulle mine antipersona. Per non incorrere in sanzioni, irrogate in caso di presenza in portafoglio di prodotti collegati a organizzazioni che
svolgono attività di costruzione, produzione, sviluppo e assemblaggio di armi di questo tipo, banche e istituti devono effettuare un monitoraggio quotidiano delle nuove emissioni delle società vietate e controllare regolarmente tutti i documenti che elencano i produttori in questione.
Occorrono strumenti non solo in grado di scandagliare il web per accedere a liste non sempre messe a disposizione dagli enti regolatori nazionali, e che gli operatori potrebbero avere difficoltà a reperire, ma anche di interpretare correttamente, secondo le disposizioni di legge vigenti, il senso delle descrizioni a corredo di ciascun prodotto.
La precisione del meccanismo, d'altra parte, deve andare di pari passo con la sua rapidità: c'è il rischio di gravi danni sul piano reputazionale, oltre che economico, per gli investitori che, anche inconsapevolmente, commerciano in strumenti vietati, ed è quindi essenziale che una piattaforma di gestione dei reference data finance garantisca aggiornamenti tempestivi anche su questioni spinose come la compliance in ambito CCM.
È esattamente ciò che consente di fare VDF Plus, il servizio creato da Augeos in partnership con SIX per aiutare istituzioni finanziarie e i CFO di grandi organizzazioni non soltanto ad accedere in modo semplice a dati anagrafici, corporate actions e prezzi, ma anche a integrarli direttamente nei sistemi aziendali, verificando e omogeneizzando i reference data e creando una golden copy da mettere a disposizione dell'intera struttura.
Gli ultimi due moduli implementati all'interno della piattaforma sono per l'appunto dedicati alla gestione dei dati relativi agli strumenti legati al mondo cryptocurrency e ai prodotti potenzialmente esposti a rischi di compliance sul fronte CCM.
Trattandosi come visto di ambiti estremamente complessi e in continuo divenire, per consentire agli operatori analisi tanto rapide quanto sicure, VDF Plus sfrutta sistemi NLP (Natural Language Processing) in grado di individuare anche all'interno di dati destrutturati le informazioni necessarie alla classificazione presenti in forma non strutturata. La soluzione può quindi rispondere a query pre-impostate, da una parte consentendo all'algoritmo di imparare dagli errori e migliorare progressivamente i risultati delle ricerche, dall'altra segnalando eventuali descrizioni imprecise o scorrette degli strumenti sottostanti analizzati ed evidenziando i possibili rischi compliance nella commercializzazione dei prodotti in questione.
Il campo della piattaforma che definisce il livello di quality del servizio può essere personalizzato, andando di volta in volta incontro alle specifiche esigenze dell'organizzazione: se la conformità richiede prudenza, infatti, il business di solito spinge all'audacia, e VDF Plus permette di sintonizzare la soluzione sulle opportunità del momento, senza però mai scendere a compromessi sul piano della sicurezza.
La suite integra infine meccanismi di compilazione automatica degli input che aiutano il back office a gestire meglio la mole di lavoro a basso valore, e soprattutto a diminuire drasticamente i tipici errori del data entry manuale, una delle prime cause della perdita di integrità e coerenza dei reference data nel Finance.
Topic: Reference Data