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Responsabile back office titoli: dati affidabili e in tempi rapidi online

11 maggio 2021

Avere la garanzia che le informazioni relative ai titoli siano complete, affidabili e accurate sta diventando fondamentale per chi, all'interno di una banca o di un qualsiasi istituto finanziario, ricopre il ruolo di responsabile del back office. Dalla correttezza, ma anche dall'univocità, dei dati dell'anagrafica titoli dipendono infatti una moltitudine di funzioni che sono ormai critiche per molte attività degli istituti di credito. Dalla targettizzazione degli investitori a cui vengono rivolti gli strumenti finanziari, passando per la compliance normativa e il customer care, fino alla capacità di elaborare offerte consulenziali perfettamente aderenti all'effettivo valore del portafoglio prodotti, le aree le cui attività dipendono da un corretto approccio al patrimonio informativo tendono, anche sull'onda della digitalizzazione dei processi, a richiedere un apporto sempre più consistente da parte del back office.  

Cresce quindi la necessità di utilizzare master anagrafici che semplifichino la raccolta, l'analisi e il confronto degli input provenienti dalle diverse fonti di approvvigionamento: soluzioni che si configurino inoltre come piattaforme end-to-end capaci di automatizzare, laddove possibile, le operazioni di data entry e di aggiornamento dei record anche per quanto riguarda il delicato tema dei reference data.  

 

Automazione, data quality e data governance: il segreto di un'anagrafica titoli affidabile 

Questo ultimo aspetto non è assolutamente da sottovalutare, soprattutto nell'ottica di liberare risorse impegnate in attività di routine, ripetitive, e devolverle verso flussi di lavoro a maggior valore. All'interno dell'anagrafica titoli, infatti, le informazioni relative ai prodotti e agli strumenti finanziari continuano ad aumentare, integrando attributi, elementi di contesto e input estratti da report di mercato. In tal senso, il back office non sperimenta solo la difficoltà di far convergere tutti questi dati sulla medesima piattaforma per ottenere una descrizione quanto più completa dello status quo, ma affronta anche la complessità che deriva dal dover scremare quelli davvero utili (e soprattutto quelli corretti) da quelli che invece minano l'affidabilità della golden copy dell'anagrafica titoli. La data quality però non è sufficiente: cresce pure l'esigenza di un sistema di data governance che aiuti gli amministratori a distribuire in maniera efficace i vari flussi. L'obiettivo è quello di riuscire a concentrare e specializzare le funzioni in un’unica area, evitando doppie imputazioni, customizzazioni e forzature di procedure all'interno del back office.  

 

Come sfruttare la facoltà di confrontare fonti di dati diverse 

In aggiunta a tutto questo, sempre più istituti finanziari stanno valutando la possibilità di accedere contemporaneamente ai dataset di diversi info provider per effettuare controlli incrociati tra i bacini messi a disposizione e individuare così le fonti che offrono maggiore affidabilità. Ecco perché occorre dotarsi di soluzioni in grado di integrare nuove fonti dati attraverso una user experience semplificata. I nuovi strumenti dovrebbero permettere di personalizzare in maniera intuitiva le priorità e le regole di confronto che controllano il motore di merge, in modo di consentire agli utenti di navigare tra i dati sfruttando vari parametri di ricerca e diverse modalità di visualizzazione per avere sempre a disposizione il dato migliore. Sono queste le funzionalità che, limitando il data entry in favore delle funzioni di supervisione e controllo, riducono all'atto pratico la complessità operativa e – di conseguenza – il rischio operativo connesso ai dati.  

  

Per sprigionare il valore di uno strumento integrato serve un approccio integrato 

Per soddisfare le necessità del responsabile back office, rispetto alla gestione dell'anagrafica titoli è consigliabile implementare, oltre a uno strumento integrato, anche un approccio integrato. Altrettanto importanti sono infatti le attività di reporting online, con documenti e insight accessibili e visualizzabili direttamente via Web, e quelle di controllo, attraverso regolari sessioni di monitoraggio delle operazioni effettuate dagli utenti e delle attività di import/export dei flussi. La creazione di un ambiente di staging consolidato è infine indispensabile per predisporre in modo realmente efficace le azioni di controllo e di manutenzione dei titoli presenti in anagrafica, sia tramite operazioni di verifica delle anagrafiche stesse, sia attraverso il continuo aggiornamento – tramite il confronto con gli info provider – dei dati finalizzati all’export. La fase di staging ricopre infatti ormai un ruolo fondamentale per assicurarsi che i dati sulla golden copy siano effettivamente quelli corretti. Nelle piattaforme più evolute, l'ambiente di staging si contraddistingue per una serie di parametrizzazioni e di tools che agevolano tutte le tipologie di controlli da parte degli operatori: veri e propri moduli configurabili attraverso cui gli addetti ai lavori non si limitano a verificare gli input secondo parametri standard, ma possono anche stabilire i criteri di accettazione delle anagrafiche considerate non valide prima dell’importazione effettiva. 

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Topic: Business Continuity