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Risk Manager banca: cosa fa e quanto serve davvero

1 ottobre 2020

Quello del Risk Manager è, in banca, un ruolo ormai ben codificato. Anche se spesso, a causa dei continui mutamenti degli scenari di rischio nel settore del Finance, non è sempre facile capire quali responsabilità ricopra e quanto sia davvero indispensabile per l'intera organizzazione. Il tema è infatti quello dell'Operational Risk Management, e riguarda oggi virtualmente tutte le attività di business e i flussi operativi di un istituto bancario.

Il Risk Manager deve sviluppare uno sguardo capace di abbracciare una moltitudine di eventi e processi in continuo divenire, dalle tradizionali frodi finanziarie ai sempre più numerosi attacchi informatici, passando per la corretta gestione delle procedure, fino ad arrivare agli effetti generati da eventi esterni all'azienda, che includono anche le questioni di sicurezza relative al contesto economico, sociale e sanitario (la pandemia da Covid-19 ne è un chiaro e drammatico esempio).

Non solo in chiave reattiva, con l'obiettivo quindi di bilanciare eventuali perdite attraverso accantonamenti e polizze assicurative ad hoc, ma anche e soprattutto in funzione preventiva. Chi si occupa di Risk Management in banca [Risk management banca: regole, responsabilità e strumenti (augeos.it)] deve cioè maturare la capacità di analizzare lo status quo, di calcolare quali sono le minacce con la maggiore probabilità di avversarsi e di predisporre, di concerto con la dirigenza e con le strutture aziendali potenzialmente interessate, strumenti adeguati per mitigarne o evitarne del tutto gli effetti indesiderati.

Perché in banca il Risk Manager deve puntare sulla gestione dinamica

Seguire il secondo approccio vuol dire adottare un'ottica innovativa rispetto al Risk Management in banca e puntare, sostanzialmente, a imbastire una gestione dinamica dei rischi operativi che coinvolga tutti i livelli aziendali, trasformando il Risk Manager in un catalizzatore delle istanze delle varie divisioni e funzioni. In parole povere, cominciare a gestire i rischi operativi in modo dinamico significa non considerarli più come fenomeni imprevedibili e trattarli come catene di eventi possibili che producono effetti misurabili sui risultati di processo e di business, alterando l'esito complessivo atteso da chi ha delineato la strategia.

In quest'ottica, il Risk Management in banca non si deve più limitare a identificare e mitigare minacce esterne all'istituto: deve primariamente evidenziare criticità e debolezze insite nell'organizzazione stessa. Gestire i rischi operativi diventa così un'attività multidisciplinare da estendere all'ecosistema bancario nella sua complessità: coinvolgendo il più possibile i responsabili di ciascuna linea di business, il Risk Manager deve studiare processi e strumenti di lavoro, analizzare serie storiche e integrare ciascuna valutazione con elementi di contesto per mettere in evidenza potenziali difformità rispetto a quanto previsto e, là dove ce ne sia l'opportunità, correggerle.

Quali sono i compiti e le skill di un Risk manager bancario

Entrando più nello specifico, il Risk Manager bancario ha il compito di predisporre tutte le soluzioni, le risorse e le metodologie per facilitare la condivisione delle informazioni a tutti i livelli dell'organizzazione. Le sue responsabilità includono l'avvio e l'orchestrazione di processi integrati, volti a:

 

  • Condurre valutazioni dei rischi, raccogliendo e analizzando documentazione, statistiche, rapporti e tendenze di mercato.
  • Stabilire politiche e procedure per identificare e affrontare i rischi nei servizi e nei diversi reparti dell'istituto, con particolare riferimento alla gestione reclami.
  • Esaminare e misurare le policy e i protocolli di gestione del rischio.
  • Formulare raccomandazioni e implementare modifiche e miglioramenti.
  • Identificare e implementare soluzioni di gestione del rischio come assicurazioni, politiche di sicurezza e protezione, piani di continuità operativa o misure di recupero, anche sul fronte cyber.
  • Analizzare le metriche relative alle attività dei dipendenti che potrebbero causare disservizi.
  • Governare la gestione del rischio anche rispetto al tema delle esternalizzazioni.
  • Progettare e implementare un processo complessivo di gestione del rischio per l'organizzazione, che includa un'analisi dell'impatto finanziario sull'azienda quando si verificano i rischi.
  • Redigere e presentare rapporti e proposte sui rischi alla proprietà e al top management.

 

Si tratta come evidente di una figura multitasking che deve poter contare su un ampio portfolio di competenze, a partire dalle skill analitiche e da un'elevata consapevolezza delle dinamiche finanziarie, a cui si aggiungono di solito capacità numeriche e di pianificazione e organizzazione, oltre che grande sensibilità nella comprensione delle problematiche aziendali più comuni. Completa il profilo l'abilità nella comunicazione e nella presentazione dei concetti.

 

 

La figura del Risk Manager in banca è strategica

Come si è visto, il Risk Manager in banca deve diventare – se non lo è già – una figura di riferimento. Specialmente nel momento in cui l'organizzazione decide di attivare piattaforme avanzate per la gestione dinamica del rischio, il Risk Manager – insieme naturalmente al proprio team – si trasforma in un collettore di informazioni che possono risultare strategiche non solo nell'ottica di affrontare con maggiore consapevolezza e tranquillità gli scenari di rischio che incroceranno il percorso di crescita della banca, ma anche nella prospettiva di orientare più efficacemente attività e investimenti, bilanciando i processi per ottimizzare di volta in volta i risultati di business. Ciò che la banca deve fare per aiutare il Risk Manager a svolgere il proprio compito nel modo migliore possibile è dotarlo di tutti gli strumenti analitici necessari, ponendolo inoltre al centro di un network che fondi sui concetti di collaborazione, condivisione e trasparenza il comune obiettivo di rendere l'organizzazione sempre più resiliente.

 

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Topic: Risk Management, Banking