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Risk management plan: come crearlo rapidamente e senza errori

3 giugno 2021

Realizzare un risk management plan serve alle imprese per prevenire l’insorgenza di rischi e incidenti: non pianificare è il vero rischio. Irisk management plan include il cronoprogramma di interventi necessari per configurare, per esempio, gli indicatori chiave e sistemi preventivi di cui l’azienda ha bisogno per sapere come muoversi all’interno di uno scenario commerciale, interno ed esterno, che può comportare rischi, anche rilevanti, per la salute dell’impresa.  

Nessun’azienda è esente da rischi perché sono intrinsechi in un progetto. Per tale ragione, vanno identificati, registrati e, soprattutto, monitorati affinché l’impresa interpreti i rischi non come un male inevitabilebensì come un’opportunità per stabilire regole chiare e funzionali alla sua crescita. Per realizzare un risk management plan senza errori vanno seguire diverse fasi, che partono dall’identificazione dei rischi fino alla misurazione continua delle soglie di rischio.  

 

Risk management plan: identificare i rischi 

Per effettuare un accorto risk management, è prima necessario comprendere a quali tipo di rischi l’azienda sia espostaServe, insomma, fare un risk assessment (https://blog.augeos.it/risk-assessment)definire i processi aziendali coinvoltimappare e identificare chiaramente i rischi e, infine, valutare qualitativamente e quantitativamente tali rischi. L’impresa deve chiedersi: cosa succede se il rischio si concretizza? Quanto è probabile che ciò accada e che impatto può essere preventivato per tale incidente? La risposta a queste domande dà forma a uno scenario chiaro e molto più facile da prevenire. 

Ne consegue che le imprese devono innanzitutto focalizzare quali sono i propri obiettivi attuali e quali quelli futuri: cioè dove sta andando l’impresa. Basare un risk assessment sui dati di cinque anni prima, per esempio, creerà un piano inefficiente perché nel frattempo l’azienda si è evoluta e anche i concorrenti potrebbero essere cambiati: serve una prospettiva differente, più ampia e trasversale quindi indicatori di rischio nuovi. 

 

Risk management plan: come farlo senza errori 

L’identificazione e la valutazione degli errori è il primo passo verso un risk management plan funzionale alla crescita dell’azienda: a quel punto, l’impresa deve monitorare le soglie di rischioLe moderne risk dashboard servono a questo: a permettere alle imprese di evolvere il proprio risk management plan in modo che affianchi fedelmente il percorso di crescita e di sviluppo delle aziende, anche qualora entrassero in un segmento commerciale inedito, che comporta, quindi, rischi diversi.  

Il monitoraggio è un processo che non ha una fine prestabilita: va avanti per l’intera durata del progetto in modo da poter integrare ulteriori rischi che inizialmente non erano preventivabili e che hanno preso forma parallelamente all’evoluzione del mercatoPer un monitoraggio di qualità, inoltre, gli algoritmi sono diventati strumenti imprescindibili. 

 

Risk management plan: gli errori più comuni 

Per non sbagliare un risk management plan, è utile conoscere quali siano gli errori più comuni che possono essere fatti. Uno di questo è sottovalutare l’impatto di un incidente. Ciò può avversari, per esempio, nel caso in cui il team di risk management sia molto ottimista, qualcosa che è frequente nelle prime fasi di un progetto. 

Un evento, inoltre, può impattare su vari fronti: i costi, la durata del progetto oppure la qualità del risultato finaleSe un progetto deve avere una scadenza fissata (come aderire all’entrata in vigore di una nuova normativa), dare priorità ai rischi legati al danno economico è fuorviante: perché il danno più grande sarà non rispettare la data imperativa. Viene facile pensare che tutti i rischi siano altrettanto importanti: ma sarebbe sbagliato e alcuni devono avere una priorità maggiore di altri a seconda delle specificità di ciascun progetto. Questo è il secondo errore che può fare un’azienda programmando il suo risk management plan. 

Un terzo errore da non fare è quello di non considerare le opportunità. Facilmente, al termine “rischio” viene associata una connotazione negativa; ma quando dev’essere progettato un risk management plan è importante considerare anche le eventualità in cui un evento di rischio sia positivo: uno sconto da parte di un fornitore; condizioni di mercato competitive per uno specifico servizio oppure la possibilità di accedere a sgravi fiscali nel caso in cui un progetto venga chiuso entro una data specifica. 

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