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Rischio ESG in aumento: l'impatto sulle banche è rilevante. Scopri perché

25 gennaio 2022

I temi ESG (Environmental, Social, Governance) sono strettamente connessi al concetto di sviluppo sostenibile, termine che fa la sua comparsa alla fine degli anni ’80 del secolo scorso e che trova recentemente un ampio riscontro sia nella normativa, sia in altri rilevanti documenti di indirizzo.

Il The Global Risks Report del World Economic Forum nella edizione del 2021 pone per il quinto anno consecutivo gli eventi ambientali e climatici al primo posto come probabilità di accadimento, mentre per quanto riguarda il livello di impatto, tali eventi negli ultimi 6 anni hanno occupato sempre il primo o il secondo posto (superati quest’anno dagli impatti della pandemia, altro evento che ha ripercussioni anche di tipo ESG). 

 

Il rischio ESG nella normativa 

Numerosi legislatori nazionali (Monetary Authority of Singapore, Bank of England) e internazionali hanno recentemente emesso specifiche normative legate ai temi ESG. 

La BCE ha pubblicato la Guida sui rischi climatici e ambientali, Aspettative di vigilanza in materia di gestione dei rischi e informativa, mentre l’UE ha emesso il Regolamento UE 2019/2088 SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) sulla finanza sostenibile e successivamente ha adottato il Regolamento (UE) 2020/852 (Tassonomia dell'UE). 

A norma di tale regolamento il Parlamento europeo e il Consiglio hanno conferito alla Commissione europea il mandato di fornire i criteri di vaglio tecnico per determinare se un'attività economica contribuisce in modo sostanziale agli obiettivi ambientali. Tali criteri aiuteranno le imprese, gli investitori e i partecipanti ai mercati finanziari a stabilire adeguatamente quali attività possono essere considerate ecosostenibili 

Si tratta solo di alcune delle normative specificatamente dedicate al mondo della finanza (a cui si aggiungono quelle dedicate alla trasparenza), ma impatti rilevanti per il mondo bancario possono derivare da normative destinate ad altri ambiti, quali particolari settori produttivi o anche privati cittadini. L’eventuale divieto di vendere o affittare immobili poco ecosostenibili, recentemente ipotizzato dal legislatore europeo, se fosse stato confermato avrebbe comportato per le banche una notevole riduzione del valore dagli immobili ricevuti in garanzia per i mutui concessi ai propri clienti. 

Per questi ultimi la necessità di ricorrere ad ulteriori finanziamenti per adeguare i propri immobili al fine di poterli rivendere avrebbe inoltre ridotto la loro capacità di estinguere il proprio debito nei confronti delle banche. 

Il monitoraggio normativo e la valutazione dei relativi impatti sui rischi o sulle opportunità di business della banca diventa quindi un’attività particolarmente impegnativa ed estensiva, che va al di là della tradizionale valutazione dei gap fra quanto richiesto da una nuova norma e quanto già implementato dalla singola banca. 

 

Valutare il rischio ESG 

I rischi in ambito ESG devono essere affrontati da diversi punti di vista. Prima di tutto la banca, come qualunque altro ente, deve adottare delle politiche in merito agli impatti che essa stessa genera sull'ambiente (inquinamento, consumo di risorse, produzione di rifiuti...), in merito agli impatti sociali (promuovendo ad esempio iniziative per favorire la parità di genere e l'integrazione lavorativa) o sulla propria governance. 

Per quanto attiene il rapporto con l'esterno, i rischi ESG vengono valutati solitamente secondo due diverse prospettive. Il primo riguarda il rischio fisico, causato ad esempio da eventi climatici estremi che possono comportare distruzione di infrastrutture pubbliche o private (compreso ciò che è stato dato in garanzia per ottenere credito o mutui) per la cui ricostruzione è necessario impegnare ingenti risorse finanziarie, che non sono quindi più disponibili per investimenti produttivi. Tali catastrofi possono inoltre comportate l'interruzione delle funzioni produttive di imprese e conseguenze per le famiglie, che avranno pertanto difficoltà nel rimborsare i prestiti. 

Un ulteriore tipo di rischio è quello di transizione, derivante dai diversi eventi che contraddistingueranno il passaggio a fonti energetiche ecosostenibili. Il rincaro delle fonti energetiche è ormai un fatto di cronaca e questo comporta un aumento della vulnerabilità finanziaria di imprese e famiglie. 

Il valore delle imprese legate in qualche modo ai combustibili fossili potrebbe subire una contrazione portando gli investitori a una dismissione di tali asset che, anche in questo caso, potrebbero avere una maggiore difficoltà nel rimborsare i prestiti. 

Inoltre, anche la gestione del portafoglio della banca impone un approccio che tenga in considerazione i rischi ESG, in quanto il valore dei titoli emessi dalle società possono subire importanti variazioni in funzione del loro settore di appartenenza e della relativa aderenza ai principi ESG.  

Un insieme molto complesso di fattori quindi, il cui presidio richiede non solo competenze specifiche e trasversali, ma anche strumenti capaci di governare una rilevante quantità di informazioni spesso difficili da rilevare. 

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Topic: Risk Governance