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Gestione rischi: i tre strumenti per mettere al sicuro la banca

6 novembre 2020

La gestione dei rischi in banca ha a che fare essenzialmente con la capacità che sviluppa l'istituto di dare vita a una piattaforma coerente. Un vero e proprio ecosistema multidisciplinare all'interno del quale collaborazione e condivisione delle informazioni diventino la priorità di ciascuno degli attori che, a vario titolo, prendono parte ai processi di risk management. Gestire il rischio in banca significa infatti imparare a conoscere i punti deboli di asset, strutture e risorse, con l'obiettivo di intercettare possibili minacce prima ancora che si concretizzino e modificare lo status quo in modo da mitigarne l'impatto. Ecco perché è così importante la base informativa, e perché è fondamentale mettere in piedi un'organizzazione e un substrato tecnologico in grado di fluidificare l'elaborazione e la trasmissione dei dati. Ma quali sono, più nel dettaglio, gli strumenti di cui deve dotarsi una banca per gestire i rischi in modo dinamico? Sono sostanzialmente tre, ma al di là della loro identificazione e della loro adozione rimane indispensabile – lo rimarchiamo – inserirli nel contesto collaborativo più esteso possibile perché funzionino al massimo potenziale. Vediamoli.

 

La correttezza delle fonti e l'importanza di un master anagrafico avanzato

Prima di ogni altra cosa è imprescindibile avere la garanzia di effettuare analisi su dati qualificati e verificati. Per quanto riguarda le fonti relative ai processi e agli asset interni, naturalmente, spetta ai responsabili di ciascuna business unit o compagine operativa fornire dataset accurati, completi, aggiornati e integri. Ma nell'operational risk management una banca non può fare affidamento solo sulle informazioni relative all'organizzazione, deve spaziare oltre il perimetro aziendale. Ci sono elementi di contesto che devono essere assorbiti e integrati nelle analisi, e che in più di un caso risultano determinanti per una valutazione a tutto tondo delle minacce a cui è esposta l'azienda: dalla situazione socio-economica alle performance dei titoli finanziari, passando per l'evoluzione normativa a livello internazionale fino allo stato di salute economica di partner e clienti. Le anagrafiche fornite dagli info provider esterni vanno per questo filtrate attraverso un sistema affidabile, un master che permetta di stabilire “un'unica versione della verità” su cui impostare le elaborazioni e che eviti di duplicare i dati passando da una divisione all'altra o da un processo all'altro.

 

Una piattaforma collaborativa estesa per il risk assessment

Nella gestione del rischio bancario i dati, interni ed esterni, altro non servono che a censire asset, risorse e processi per comprenderne a fondo lo stato e il funzionamento. Costituiscono inoltre la base per poter a effettuare analisi predittive sui possibili impatti che eventi indipendenti dalle scelte del management avrebbero sui risultati di business nel momento in cui si verificassero. Ne consegue il fatto che più questi dati sono condivisi all'interno dell'organizzazione, meglio ciascun attore saprà interpretare il proprio ruolo nelle operazioni necessarie a mitigare o eliminare del tutto i rischi. Inoltre, l'intera struttura riuscirà a muoversi modo coordinato nel caso in cui venga richiesto un cambio di passo o una trasformazione sul piano operativo per mettere in sicurezza i risultati di business in funzione degli obiettivi proposti dal Risk manager.

 

Il framework centralizzato che consente alle banche una gestione dei rischi dinamica

Quanto appena descritto è ciò che in letteratura viene definito “approccio dinamico alla gestione del rischio”: anziché prevedere ristori e ammortamenti per arginare le conseguenze di una minaccia che si avvera, chi si occupa del risk management può proattivamente alterare il funzionamento dei processi e l'utilizzo degli asset per impedire che quella minaccia si avveri, a tutto vantaggio del conto economico e della continuità operativa. Ciò che risulta indispensabile per realizzare questo approccio è un framework centralizzato, accessibile con una dashboard intuitiva, che dia totale visibilità su tutte le variabili in gioco e sui processi modificabili. Un punto di controllo che permetta al Risk manager di monitorare la situazione, ricevere alert in caso di possibili emergenze evidenziate dall'analisi dei dati, e soprattutto intervenire tempestivamente per prevenire il corso degli eventi.

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Topic: Risk Management