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Corporate action: come gestirle da back office grazie all'automazione

16 febbraio 2021

La gestione delle corporate action può essere al tempo stesso semplificata e potenziata nel momento in cui il back office di una banca ricorre all'automazione. Si tratta in realtà di mettere a punto un processo end-to end, alla cui base dovrà esserci l'introduzione di un master anagrafico con funzionalità avanzate, in grado cioè di ricondurre e integrare le informazioni disponibili su ciascun prodotto in un unico – e univoco – dataset che, messo a disposizione dei sistemi, consenta di creare flussi automatici per l'analisi e la distribuzione dei record. Un approccio che in un colpo solo risolverebbe molti problemi di data management. Vediamo perché.


Alla base delle difficoltà che si riscontrano ad avere piena visibilità sui dati storici relativi agli eventi che coinvolgono i prodotti finanziari, incidendo sulle anagrafiche, c'è di solito una governance poco efficace, che dipende essenzialmente da due fattori: la sempre maggiore complessità del patrimonio informativo a disposizione delle banche e, conseguentemente, la sempre più alta probabilità di compiere errori metodologici nell'acquisire e nel trattare i dati. Tutto questo senza tenere conto del fatto che non si può escludere che alcuni input siano incompleti o addirittura errati all'origine. In assenza di strumenti e procedure affidabili per la data quality, infatti, l'integrazione delle diverse anagrafiche a disposizione delle banche può dare adito a registri che contengono informazioni contraddittorie o sbagliate, a scapito del servizio che un istituto offre a clienti e operatori di mercato. Ecco perché automatizzare le azioni di raccolta, analisi e confronto dei dati oltre che le procedure di gestione delle anagrafiche con una piattaforma end-to-end si rivela una scelta strategica, per non dire indispensabile, per le banche che puntano a offrire al mercato prodotti corredati da guide informative corrette (necessarie, tra l'altro, per risultare compliant con la normativa relativa ai mercati finanziari).


Data governance e Automazione: le caratteristiche di un master anagrafico avanzato


Automatizzare processi così delicati significa, come detto, adottare un master anagrafico avanzato, una soluzione che accorpi la gestione delle anagrafiche in modo da concentrare, specializzare e rendere intelligenti le funzioni di data governance in un’unica area, evitando doppie imputazioni, customizzazioni e forzature di procedure destinate ad altri scopi. L’architettura di un sistema di questo tipo dovrebbe essere in grado di attingere ai bacini di diversi Information Provider, facilitando le integrazioni di nuove fonti dati per ottenere la massima fruibilità di un patrimonio informativo sempre più esteso. Parliamo quindi di un meccanismo capace di mettere a fattor comune reference data e market data, consentendo di gestire al meglio tutti gli eventi legati alle anagrafiche a disposizione dell'istituto. Di solito, più sono datate le procedure con cui sono state descritte le corporation action, più è probabile che le informazioni utili a individuarle siano difficili da identificare e comprendere.

 

Uno strumento evoluto consente per l'appunto di scandagliare tutti i documenti nella loro interezza, inclusi quindi i campi note, per non perdere alcun dato. A tutto ciò bisogna aggiungere un'interfaccia estremamente intuitiva, capace di garantire una navigazione tra i dati abilitata da vari parametri di ricerca e differenti modalità di visualizzazione, con la possibilità di scegliere, tra le diverse fonti a disposizione, sempre il dato migliore.
È proprio così che, utilizzando la priorità e le regole di confronto e selezione implementate nel motore di
merge del master anagrafico, le informazioni storiche di ciascun prodotto potranno essere visualizzate e raggruppate con una logica di tipo finanziario, consentendo di trovare subito la categoria di dati di interesse - come per l'appunto quelli relativi che riguardano le corporate action - semplicemente cliccando sulla sezione corretta.

 

In pratica adottando una piattaforma automatica si ottiene una significativa riduzione del rischio operativo connesso al data management, da una parte potenziando le attività automatiche di verifica della correttezza degli input, dall'altra limitando il data entry a funzioni di supervisione e controllo. Grazie
all'approccio smart è possibile elaborare i flussi di input/output in maniera autonoma, non solo consentendo al back office di controllare l’operato attraverso differenti maschere e di ricevere alert via email, ma anche fornendo un ambiente di configurazione dei mapping effettuati per singolo dominio o provider. Semplificare e al tempo stesso potenziare la data governance – anche quando si tratta di informazioni sofisticate come quelle relative alle corporate action – oggi dunque si può.

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Topic: Business Continuity