Oggi negli istituti bancari il ruolo dei software per la gestione dei rischi è quanto mai centrale. Le soluzioni informatiche gestionali consentono in estrema sintesi di definire, calcolare e prevenire il rischio. Si tratta di strumenti che, automatizzando i diversi passaggi e prevedendo sistemi di warning e alert, permettono di ottenere risultati precisi, in modo veloce facendo risparmiare tempo e denaro alla banca.
Com’è risaputo a chi si occupa di rischi in banca, il punto di partenza è individuare una roadmap, una vera e propria tabella di marcia che consente di definire tutti i passaggi sequenziali da affrontare nei processi di risk assessment – in cui si mettono a fuoco i diversi rischi e la relativa pericolosità - e risk management, che hanno l’obiettivo di minimizzare e/o eliminare i rischi individuati, oltre che di monitorarli costantemente.
Le diverse fasi di questo processo devono essere personalizzate in base alle caratteristiche dell’istituto di credito e delle tipologie di minacce che possono intercorrere. In linea generale (e teorica), nell’ipotizzare una roadmap è opportuno seguire questi quattro passaggi:
Tutti questi step possono essere efficacemente affrontati con una soluzione digitale.
L’approccio strategico inziale prevede un’analisi del contesto, per raccogliere tutti i dati necessari a definire la situazione della banca. Questa prima fase, così come le successive, può essere condotta al meglio se gestita a livello integrato, cioè considerando l’istituto di credito come unità globale, coinvolgendo tutti i livelli della struttura per ottenere quante più informazioni indispensabili. Un software di gestione del rischio consente non solo di raggiungere questo obiettivo, ma anche di non trascurare nessun aspetto, a patto che la soluzione sia in grado di:
I software per la gestione dei rischi bancari consentono quindi di avere sempre a portata di mano, analisi particolareggiate, report dettagliati e soluzioni personalizzate elaborati in modo automatico: tutto questo si traduce in un consistente risparmio di tempo e denaro.
Con software sviluppati ad hoc - customizzati tenendo conto delle caratteristiche specifiche dell’istituto bancario - si possono prefissare gli obiettivi e avere sotto controllo tutti i parametri relativi a budget, Risk Appetite Framework (RAF) e business model, comparandoli per trovare le azioni migliori da mettere in pratica. Queste metriche possono essere personalizzate in base alla tipologia di rischi.
Inoltre, una soluzione digitale per la gestione integrata dei rischi consente alle banche di tenere traccia dei dati raccolti, degli eventi negativi avvenuti (per esempio, dei data breach subiti), permettendo un monitoraggio costante nel tempo e facendo in modo che il piano di risk management sia sempre aggiornato e che si possa valutare l’evoluzione di eventuali rischi. In particolare, poter contare su analisi predittive evita di incorrere in rischi evitabili, di prevedere perdite e capire (attraverso il coordinamento con il RAF della banca) fin dove si può spingere il proprio business sotto il profilo operativo per fare in modo che i rischi non si concretizzino in pericoli.
Infine, c’è l’aspetto normativo, non meno rilevante degli altri: adottare un software per la gestione dei rischi consente alle banche di ottemperare a quanto previsto dalla legge, ed essere quindi compliant alle normative sulla rilevazione e valutazione dei rischi.